Tracciabilità delle carni

Ogni quarto e ogni singolo taglio di carne vengono identificati in ogni singola tappa del processo produttivo. L’animale rimane quindi sempre identificato dall’allevamento al punto vendita.

Questo sistema permette il trasferimento dall’allevamento alla distribuzione delle informazioni rivolte al consumatore per informarlo e garantire la sua sicurezza alimentare.

Questa procedura si basa sul sistema d’identificazione nazionale che dota ogni singolo capo di un documento d’identità contenente le informazioni anagrafiche dello stesso.

All’arrivo nello stabilimento di macellazione, il vitellone siciliano deve essere obbligatoriamente accompagnato dal suo documento d’identità, recante il numero di identificazione all’anagrafe nazionale bovini. Sulla carcassa viene apposta un’etichetta che riporta il numero specifico di macellazione corrispondente al numero d’identificazione del documento d’identità. Se le carcasse vengono trasformate in tagli anatomici o porzionati, ad essi viene assegnato un lotto corrispondente al numero o ai numeri di macellazione specifici di quegli animali. In questo modo ogni confezione di carne bovina a marchio “Carni di Sicilia” è sempre identificata con precisione.

Nell’ottica degli organismi di vigilanza la tracciabilità è uno strumento che consente di contribuire alla sicurezza alimentare. E’ anche uno strumento atto a tranquillizzare il consumatore in quanto fornisce informazioni a garanzia dei processi produttivi.

 

Diagramma di flusso

Flusso tracciabilità

Lavorazione carni


Foglio rosa e passaporto

Foglio Rosa

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